Avevo aperto il blog per postare qualche foto del mio weekend ad Atene e poi non so, mi è passata la voglia, pubblicare un post in giorni come questi mi è pesante, ho sempre quella sensazione che in periodi drammatici la leggerezza sia fuori luogo, come del resto trovo fuori luogo molto di quello che trapela da social e media, come dal bar sotto casa: le opinioni facilone, l'istigazione alla violenza...
Preferisco chi tace, chi si informa, chi prima di parlare pensa.
Infine fa male constatare come a tutto ci si abitui, se ne parlerà ancora per qualche giorno o settimana e poi più nulla fino alla prossima volta.
Ma forse è anche quella la forza di chi sopravvive, alla fine di ogni esperienza, per quanto cupa, ritorniamo alla vita, alla leggerezza, alla positività, perché è più forte di noi, perché la nostra cultura ci educa all'amore e alla bellezza.
BEAUTY WILL SAVE THE WORLD.
Ti capisco. Io ieri ho pubblicato un post senza precedenti. Al di là del blog nemmeno sui social parlo mai in questi momenti. Sto in silenzio e leggo. Ieri ne ho sentito invece l'esigenza per i motivi spiegati nel post stesso... Però credo anche che sia giusto tornare a vivere normalmente, solo al contempo cogliendo l'occasione per riflettere su alcune cose. C'è stato un tempo per il silenzio e la riflessione, ora c'è il tempo per riprendere tutto in mano non come se nulla fosse accaduto però... Questo credo dipenda da ognuno di noi. Un abbraccio
RispondiEliminaLa vita è fatta anche di questo momenti, purtroppo.
RispondiEliminaDa viaggiatore, penso che buoni parti del mondo ci saranno inibite per prossimi decenni.
Speriamo che non aumentino ancora di più.
"Infine fa male constatare come a tutto ci si abitui, se ne parlerà ancora per qualche giorno o settimana e poi più nulla fino alla prossima volta.
RispondiEliminaMa forse è anche quella la forza di chi sopravvive, alla fine di ogni esperienza"
Mi ci ritrovo tanto, ti capisco.
Ma dobbiamo tornare a parlare, a scrivere, a postare. Proprio questa è la forza di andare avanti e di contrastare la guerra il terrore. Con un macigno sul cuore.
E' proprio come dici tu, sottoscrivo ogni parola.
RispondiEliminaFabio
Io credo che l'abitudine sia la nostra forza: abituarsi a questi dolori non significa che ne diventiamo insensibili ma piuttosto che, nonostante la sofferenza che ci provocano riusciamo a superarli con la forza delle piccole cose. Perché nessun male è insormontabile.
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